Mi chiamo Elisa e sono un’educatrice di sostegno nelle scuole medie. Sono bisessuale. Quello che voglio raccontarvi è la sensazione che provo ogni volta che la mia eterosessualità viene data per scontato.
Mi è capitato molto spesso, nei momenti di chiacchiere con colleghi e colleghe di sentire che il mio orientamento sessuale veniva sovradeterminato: frasi che di base mi chiedevano chi fosse il mio fidanzato sono state alla base di alcune imbarazzanti conversazioni degli ultimi anni. Il tutto è dovuto al fatto che non ho mai fatto coming out e ho preferito dire poco della persona, la mia compagna, con cui convivo perché lo ritengo una questione privata che non voglio condividere con tutto il corpo docente della scuola in cui lavoro. Credo che sia difficile capire il limite, il livello di “intromissione” che alcune domande portano con sè.
Non ho problemi a parlare di me con colleghi o colleghe con cui mi trovo meglio ma non sono motivata a farlo con persone con cui condivido poco.